Maestro d’Arte e Mestiere: Luciano Tousco

Intervista al talentuoso artigiano di Gaby che nel 2024 ha ricevuto un prestigioso premio internazionale

Luciano Tousco è stato secondo valdostano a ricevere il prestigioso premio Maestro d’Arte e Mestiere. Questo riconoscimento biennale, assegnato dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, celebra l’eccellenza e il savoir-faire degli artigiani italiani più distinti, i cui nomi vengono iscritti nell’ambito Libro d’Oro dell’Eccellenza Artigiana: “È un premio molto particolare perché per riceverlo devi essere presentato -spiega Tousco – ed io ho avuto il piacere di essere presentato da uno dei membri della commissione degli esperti del MAM per la sezione legno e arredo, la Sig.ra Nurye Donatoni.

La notizia di questo traguardo è arrivata ufficiosamente mentre ero in vacanza insieme alla mia famiglia, poco dopo essere uscito da un bellissimo museo in una roccaforte. Mi sono quindi documentato su questo premio, prendendo consapevolezza di quanto era successo: sono stati premiati 40 artigiani italiani del mondo dell’artigianato”.

Già dall’infanzia Tousco instaura un profondo legame con il legno: “Questa passione mi è stata trasmessa in modo quasi involontario -continua-. Abitando in un piccolo paese di montagna, uno dei primi regali che ricevi da piccolo è un coltellino. Grazie a questo ho iniziato a intagliare le cornailles, mucche di legno, durante il pascolo e i fischietti in primavera. La consapevolezza di quanto stavo facendo è arrivata solo con il passare degli anni. Crescendo sono diventato un maestro di sci a tempo pieno e nei mesi in cui non c’era la neve mi sono avvicinato alla falegnameria del mio maestro, aiutandolo e imparando tecniche di lavorazione. È stato il mio primo approccio alle macchine, in famiglia mi erano sempre state presentate come delle armi pericolosissime e si era sempre evitato di trasmetterci il mestiere per evitarci eventuali infortuni”.

La svolta è arrivata con una scelta coraggiosa: “Dopo essermi sposato e dopo diversi anni in cui lavoravo fisso come maestro di sci mi sono confrontato con un collega e abbiamo capito di dover creare qualcosa di nostro per non dover cercare sempre un nuovo lavoro. Nel 2002 abbiamo quindi aperto il nostro laboratorio di restauro di mobili antici e a gennaio 2003 abbiamo partecipato alla nostra prima Fiera di Sant’Orso. Nel 2012 ero davanti a un bivio e ho scelto di mantenere l’insegnamento dello sci come hobby, concentrandomi principalmente sull’azienda”.

Quando gli si chiede quale progetto gli stia più a cuore, Tousco risponde senza esitazione: “È un progetto che ho realizzato per il prato del MAV, il Museo dell’Artigianato Valdostano di tradizione, in concerto con altri artigiani e seguendo le vecchie tecniche, senza la falegnameria e i grandi macchinari. L’intera realizzazione dell’opera è stata documentata tramite un video e il progetto, che inizialmente doveva essere esposto solo un mese, è ancora presente nel museo. Per realizzarlo abbiamo utilizzato solamente una segheria mobile che è stata presa in prestito da un mio amico del Ticino: abbiamo tagliato, realizzato i tronchi in assi e li abbiamo lavorati in loco”.

Guardando al futuro, Tousco mantiene salde le sue radici e il suo impegno nella comunità “Continuo a fare quello che facevo prima. L’ultimo riconoscimento ottenuto non cambia quello che sono: se mi chiedono di cambiare una serratura e una maniglia in paese lo faccio con piacere. Ho dei progetti in cantiere, sicuramente parteciperò alla Fiera di Sant’Orso e riproporrò una bottega scuola per trasmettere la mia passione a giovani entusiasti”.

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