Due nuove grandi mostre e un mese di eventi dedicati al Natale impreziositi dalla terza edizione dello spettacolo Luci di Natale al Forte di Bard. Fine d’anno ricca di appuntamenti da vivere nella fortezza alle porte della Valle d’Aosta a partire da una rinnovata offerta espositiva che integra e affianca i percorsi museali dedicati alla montagna e alla storia del Forte.
L’arte torna a conquistare prepotentemente le sale delle Cannoniere con la mostra dedicata a Emilio Vedova, dal 30 novembre 2024 al 2 giugno 2025 dal titolo Questa è pittura. L’esposizione è promossa dall’Associazione Forte di Bard in collaborazione con 24 Ore Cultura e Fondazione Emilio e Annabianca Vedova. Il progetto, curato da Gabriella Belli, vuole presentare l’opera di Vedova nella sua valenza pittorica, sfuggendo da ogni tentazione di lettura dettagliatamente storica o socio-politica, per indirizzare lo sguardo verso l’eccellenza della sua pittura, che sempre stupisce per la folgorazione del colore e la vitalità della sua materia, espressione tra le più alte dell’informale europeo.
Emilio Vedova è stato uno degli artisti d’avanguardia più influenti del ’900. Libero, dissidente, curioso e ribelle, ha tradotto nelle sue opere il suo impegno civile. Un intreccio per certi aspetti indissolubile che restituisce il profilo di un artista di altissimo talento e nello stesso tempo di una rara capacità d’essere dentro il farsi della storia. Esposti 31 grandi dipinti e 22 opere su carta dell’artista veneziano, per la maggior parte prestate dalla Fondazione Emilio e Annabianca Vedova.
L’altro progetto da non perdere rende omaggio ad uno degli stilisti più innovativi del secolo scorso, Gianfranco Ferré. Dal 6 dicembre 2024 al 9 marzo 2025 l’esposizione Gianfranco Ferré dentro l’obiettivo, realizzata dal Forte di Bard e a cura del Centro Ricerca Gianfranco Ferré del Politecnico di Milano e CZ Fotografia, presenta un percorso inedito dedicato al grande architetto e stilista a ottant’anni dalla nascita.
Protagonista della narrazione è la sezione fotografica dell’Archivio Storico Gianfranco Ferré: oltre 90 opere, mai esposte prima, di otto maestri della fotografia di moda che con Ferré hanno lavorato a iconiche campagne pubblicitarie: Gian Paolo Barbieri, Guy Bourdin, Michel Comte, Patrick Demarchelier, Peter Lindbergh, Steven Meisel, Bettina Rheims e Herb Ritts. Le sei stanze che accompagnano la galleria fotografica sono ispirate alla metafora della camera oscura e raccontano il processo di produzione dell’immagine attraverso provini, fotocolor, diapositive, scatti annotati dai fotografi. Al tempo stesso disvelano il processo creativo dello stilista introducendo sei principi operativi da lui spesso evocati – comporre, ridurre, enfatizzare, ricalibrare, decostruire, emozionare – che riconducono il linguaggio fotografico al lavoro di Ferré, accostando alle immagini altri elementi centrali della progettazione come i disegni, le cartelle materiali e gli stessi abiti.
Sul fronte eventi, da non perdere ogni sera, dal 7 dicembre sino al 6 gennaio, la terza edizione di Lumières de Noël au Fort de Bard, lo spettacolo immersivo a 360° fatto di suoni e luci nella Piazza d’Armi che si calerà in un’atmosfera scintillante e surreale per celebrare la magia delle feste con gli effetti speciali del video mapping che verranno proiettati sulle facciate in un nuovo ed inedito allestimento dedicato al tema delle stelle e delle costellazioni dal titolo: Il regno delle stelle. Un viaggio nei segreti del cosmo tra meraviglia, scienza e mistero. Un percorso alla scoperta di galassie, nebulose e costellazioni che hanno ispirato artisti, scrittori e poeti, fino a ritornare sulla Terra nel suggestivo scenario del deserto illuminato dalla Stella Cometa.
E da non perdere, nella ex cappella militare, il presepe provenzale Santoun di Arles curato dall’Association des amis du Salon International des Santonniers. Il presepe, grande ben 80 metri quadrati, rappresenta un villaggio tipico Provenzale del IX secolo, dove si può osservare il comune, la posta, la scuola e la chiesa della Major di Arles. Le oltre 250 statue, realizzate tutte in modo artigianale, rappresentano, oltre alla scena della natività, i mestieri tipici di questa regione del Sud della Francia. Accanto agli scorci di vita quotidiana, sono rappresentate anche alcune tradizioni popolari, come ad esempio il pellegrinaggio dei gitani a Saintes Marie de la Mer e il Mercato di Provenza.
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