Lei rotonda e morbida, cremosa, burrosa, dal profumo di erbe e fiori di montagna, così delicata nel suo bell’abito giallo. Una ragazza semplice ma elegante, un po’ timida, ma dal carattere deciso. Lui un po’ bitorzoluto, nel suo vestito marrone un po’ trasandato. Eppure sotto quello strato di apparente trasandatezza, lui è un vero gentleman, un vero e proprio diamante allo stato grezzo, un’esplosione di profumi e aromi, che inebriano in un attimo e pervadono i sensi. Lei è il risultato di una lunga e paziente lavorazione dei migliori latti degli alpeggi valdostani, lui il frutto di un processo chimico, quasi alchemico, che si svolge perlopiù sotto terra, nei boschi di rovere e nocciolo.

Un’unione delicata e raffinata, quella della Fontina DOP e del Tartufo Bianco d’Alba. Un fidanzamento di lunga data, che si fa via via più serio e solido e che nasce da un protocollo di intesa fra la Regione valle d’Aosta e il Piemonte proprio con l’obiettivo di creare una partnership che valorizzi entrambi i prodotti. Questi rappresentano infatti due ineguagliabili ambasciatori del made in Italy e soprattutto di una filiera agroalimentare dal sapore locale, molto tipico e radicato al territorio. Un modo per valorizzare e promuovere non solo il gusto eccezionale di quest’unione, ma anche l’unicità di queste due produzioni, emblema di due destinazioni turistiche di tutto rispetto, la Valle d’Aosta e i territori piemontesi delle Langhe, del Roero e del Monferrato.

L’autunno è tempo di coccole, tempo di Fontina d’Alpeggio e stagione di Tartufo… Per godere di questa coppia affiatata e ben assortita, vi consigliamo di degustare una tradizionale Fonduta in un locale a cospetto delle maestose montagne della Valle d’Aosta.