Il museo Barryland a Martigny nel Valais svizzero presenta un’esposizione temporanea di fotografie che ripercorrono la storia del mitico cane originario del Colle del Gran-San-Bernardo, indissolubilmente legata a quella dei canonici e del ricco passato di questo luogo simbolico.

Le eccezionali immagini esposte a Barryland raccontano la storia affascinante dei celebri cani del Gran-San-Bernardo e mettono in luce lo stretto legame tra l’uomo e l’animale.  Emerse dalla ricca dotazione della Médiathèque Valais-Martigny e della collezione dell’Ospizio  del Gran-San-Bernardo, le centinaia di immagini offerte al pubblico raccontano l’epopea dei canonici e dei loro cani, intimamente legati da un’unione diventata leggenda, solidamente ancorati  ad un territorio impregnato di una forte  simbologia:  quella della incrollabile devozione di questi uomini, valorizzata dal nobile istinto di un animale che si reca naturalmente in soccorso  delle persone smarrite in alta montagna. Questa relazione unica prende splendidamente forma e risalto nel bianco/nero delle immagini d’epoca da scoprire a lato dell’esposizione permanente che presenta l’universo di “Barry”, il celebre cane da valanga che ha dato il suo nome al museo. Il visitatore può anche ammirare a Martigny dodici esemplari di cani nel loro quotidiano.

IL PARCO A TEMA

Per fare fronte al numero crescente di visitatori e adeguare ai tempi la visita ai famosi San Bernardo, la fondazione Barry desidera ingrandire la sua vetrina sul cane nazionale svizzero immaginando un nuovo parco a tema su una superfice integrativa di 20.000 metri quadrati.

Il progetto, il cui budget si aggira sui 24 milioni di franchi svizzeri, prevede in particolare la creazione di un giardino botanico di epoca gallo/romana e di un parco zoologico con animali esistiti all’epoca.  Il nuovo parco arricchirà la città di Martigny e l’intera regione con una nuova attrattiva turistica di risonanza internazionale.