Avant-première de la Foire de Saint Ours 2024

Presentazione dell'opera di Guido Diémoz

Sarà presentata giovedì 18 gennaio alle ore 18.00 la scultura realizzata dall’artista Guido Diémoz per la Fiera di Sant’ Orso 2024 «La mia fëta di Coscrì, 1968».

La presentazione si terrà presso la sala degustazione della Cantina Rosset Terroir in località Torrent de Maillod, 4 a Quart (Ao).

L'avant première

L’ Avant-Première de la foire de Saint Ours di Diémoz è diventata un momento importante e atteso
dagli amanti dell’artigianato d’arte valdostano, un momento eccezionale per scoprire il racconto su legno che l’artista ci regala ogni anno, per cui è un onore poter presentare questo evento di un artista nato e cresciuto a Doues, figlio della terra valdostana nella prestigiosa sede delle catine Rosset di Quart, partner in questo evento, grazie alla disponibilità di Nicola Rosset e all’attenzione del Presidente della Giunta regionale, Renzo Testolin.

Guido Diémoz è un artista autodidatta. La scultura di Diémoz trae origine dal vissuto popolare della sua terra montanara che lo ha portano a realizzare opere di grande vigore plastico e monumentale
legate agli antichi mestieri e alle tradizioni contadine valdostane.
In questi ultimi nove anni Guido Diémoz ha prodotto, ogni anno, un’importante opera tematica per
immortalare le tradizioni, gli usi e i costumi della vita alpina e la sua storia millenaria: L’enchère,
L’arbre du maire, Le Ru, La Tzarbonniëre, Le Magnin, Lo Secret, Lo Magasin di Fontine de
Frissonière de Valpelline, La lèitiì – Porté colé lo lasì, presentata a gennaio, a Doues e La mia fëta di Coscrì 1968, l’ ultima opera realizzata nel 2023 per la fiera di Saint Ours 2024.

Questa ultima scultura «Ma feta di couscri, 1968» si inserisce nel filone delle grandi opere realizzate dall’artista in questo ultimo decennio per raccontare il suo vissuto giovanile, il lavoro nei campi, in stalla, i vecchi mestieri e le tradizioni rupestri che oggi lentamente scompaiono. Un mondo rurale fatto di antichi saperi tramandati nei secoli e che costituivano l’ossatura di una civiltà contadina che aveva al suo centro il villaggio e i suoi abitanti, i loro usi e costumi.

Fonte: Équipe d’Action Culturelle – Aoste

dove si trova la cantina rosset terroir