L’Assessorato regionale per i Beni culturali, Turismo, Sport e Commercio comunica che il sito riaprirà il primo luglio 2023, in concomitanza con la conclusione complessiva dell’allestimento museale del II lotto.
Tale posticipo si rende necessario in quanto, al fine del rinnovo della certificazione anti-incendio e a seguito di confronti con gli organi preposti, sono intervenute non previste esigenze di realizzazione di opere strutturali per garantire la corretta gestione della commistione tra il cantiere e le aree di visita aperte al pubblico, che non permettono, pertanto, l’attuale riapertura del sito in sicurezza per i lavatori attualmente impiegati e i visitatori.
Le attività progettuali avviate a partire dal 2017 hanno come obiettivi l’ampliamento del percorso espositivo, l’offerta di nuovi servizi e una maggiore cura nel rendere piacevole e appassionante la visita.
I complessi e delicati interventi nel settore nord del sito prevedono la realizzazione di una nuova sala destinata all’esposizione di tutte le 46 stele dell’Età del Rame che verranno verticalizzate secondo l’allineamento originario, una sezione dedicata alle Età del Bronzo e del Ferro con la visione diretta del tumulo circolare, e un’altra sezione per l’età romana, tardo antica e medievale in cui sarà possibile approfondire la vita quotidiana e i rituali funerari.
Verranno altresì realizzate una sala civica da 150 posti, una rampa del tempo connotata da un particolare allestimento tridimensionale e illuminotecnico, un’area relax con piccola biblioteca divulgativa, un’aula didattica, uno spazio per mostre temporanee, un book shop e, infine, una nuova biglietteria con spazi di accoglienza e servizi.
Nuovi spazi che andranno a implementare e arricchire la già cospicua superficie musealizzata dell’area secondo precisi parametri di multimedialità, accessibilità e sostenibilità, oggi imprescindibili. Alla riapertura, infatti, l’Area potrà accogliere il pubblico offrendo esperienze di visita di altissima qualità grazie all’impiego di Oculi e dispositivi improntati all’applicazione del metaverso in archeologia.
Lavori quindi decisamente cospicui che andranno inoltre ad aumentare, quasi a raddoppiare, la superficie espositiva di ulteriori 5.000 metri quadrati, rendendo ancor più unica a livello europeo e internazionale l’Area megalitica di Aosta: più di 11.000 metri quadrati totali per un viaggio nel tempo di oltre 6000 anni.
Fonte: Assessorato dei Beni culturali, Turismo, Sport e Commercio – Ufficio stampa Regione autonoma Valle d’Aosta
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