La rassegna culturale, che avrà luogo in diverse località della Valle d’Aosta, pone al centro il tema Patrimonio architettonico. Finestre sul passato, porte sul futuro, scelto dall’Unione europea per sottolineare come le realizzazioni artistiche e tecniche dell’architettura, al di là delle loro funzioni specifiche e dei loro usi, costituiscano spesso un punto di riferimento importante per il senso di identità e di appartenenza, così come per la memoria collettiva.
Il 2025 segna, inoltre, il 50° anniversario dell’Anno del Patrimonio architettonico, istituito nel 1975: un’iniziativa determinante nel riconoscere il patrimonio architettonico come fattore-chiave per la qualità della vita e per indurre un potenziamento dell’impegno di tutela e conservazione in tutta Europa.
Dal 20 al 28 settembre, dunque, i siti archeologici, i castelli e i musei di proprietà regionale saranno aperti gratuitamente contestualmente a numerose attività, eventi e visite speciali gratuite o a tariffa ridotta per apprezzare, in questa speciale occasione di risonanza europea, l’importanza di proteggere, valorizzare e, soprattutto, trasmettere uno straordinario patrimonio culturale, materiale e immateriale, esplorando i linguaggi architettonici, ma non solo, sviluppatisi in un territorio di confine ma dal respiro transfrontaliero.
Oltre 120 eventi in 10 giorni, 13 Comuni partecipanti e 38 partners: un’edizione diffusa, partecipata e ricca di esperienze per scoprire, imparare, conoscere e divertirsi in Valle d’Aosta.
La Valle d’Aosta, terra di castelli e memorie antiche, ospita in questa stagione un evento culturale di straordinario fascino: la mostra “Incantevoli immagini dagli altari di Georges de Challant”, allestita negli ambienti suggestivi del Castello di Issogne dal 20 settembre 2025 al 6 gennaio 2026.
Il progetto espositivo, sviluppato nel filologico rispetto delle scelte di arredo effettuate da Vittorio Avondo alla fine del XIX secolo, permetterà di apprezzare innanzitutto il prezioso Messale miniato di Issogne che Georges de Challant fece realizzare nel 1499 appositamente per la cappella del castello. Trasmesso per via ereditaria alla famiglia Passerin d’Entrèves, dopo l’estinzione dalla casata degli Challant, è stato acquisito nel 2019 alle Collezioni regionali.
Secondo nucleo di interesse saranno le quattro tavole dipinte dell’altare a sportelli ritrovato presso i pittori Artari di Verrès e ricollocato a suo tempo da Vittorio Avondo nella cappella del castello.
L’apertura straordinaria della sala della Sacrestia si presenta come l’occasione per una presentazione delle tavole dell’altare in un allestimento dedicato che consentirà una visione ravvicinata dei quattro antelli su entrambi i lati.
Scopo dell’esposizione è offrire la possibilità di scoprire, ammirare e dare il dovuto rilievo alla qualità straordinaria delle stesure pittoriche e dei colori, riportati alla vivacità originaria dal recente restauro, in un dialogo serrato con le altre tavole dei due altari di Sant’Orso già presenti nella Sacrestia, raffiguranti Sant’Antonio abate e i suoi devoti e la Messa di San Gregorio.
Vittorio Avondo, che dal 1872 riarredò il castello anche raccogliendovi alcuni significativi oggetti del patrimonio sacro locale, deve avere immediatamente identificato il legame tra opere afferenti alla committenza di Georges de Challant, promotore dei grandi interventi decorativi di fine Quattrocento al castello, priore commendatario di Sant’Orso e probabile committente anche di questi due altari per la chiesa ursina.
L’esposizione, infine, vedrà anche la presenza della statua della Vergine Assunta già collocata nella casa parrocchiale di Champoluc e riconosciuta pochi anni orsono come la figura centrale di una complessa macchina d’altare di cui fanno parte anche cinque angeli che risultavano erratici all’interno del castello.
L’esposizione, dunque, visitabile fino al 6 gennaio 2026, rappresenta senza dubbio un’occasione speciale non solo per rendere più comprensibile il senso compositivo dell’arredo sacro della cappella del castello, ma anche per contribuire a mettere l’accento sulla prestigiosa committenza di Georges de Challant tra Aosta e Issogne.
In occasione della rassegna Plaisirs de Culture la Mostra sarà protagonista di una serie di visite speciali condotte dal personale della Soprintendenza per i beni e le attività culturali nella mattinata di sabato 20 dalle ore 10 alle 12,30 ogni mezz’ora e, in settimana, nelle giornate di martedì 23, mercoledì 24 e giovedì 25 settembre alle ore 17 e alle 18.
Prenotazione obbligatoria al numero 0125 929373.