Quando le giornate si accorciano e i boschi si tingono di rosso e d’oro, la Valle d’Aosta diventa un mosaico di esperienze da vivere con calma, tra borghi, castelli e vigneti che raccontano una storia millenaria. L’autunno, qui, è un invito al gusto, alla scoperta e alla convivialità. E grazie all’impegno dell’Assessorato Agricoltura e Risorse naturali della Regione, il calendario degli eventi si trasforma in un percorso affascinante che intreccia eccellenze enogastronomiche, cultura alpina e accoglienza turistica.
Il viaggio parte nel cuore del borgo medievale di Bard, dove sabato 11 e domenica 12 ottobre 2025 si svolgerà la ventunesima edizione del Marché au Fort. Un evento che, nato nel 2004, è ormai diventato un appuntamento fisso per oltre diecimila visitatori, attratti dall’atmosfera unica che trasforma le viuzze del paese in una mostra-mercato a cielo aperto.
Gli stand accoglieranno i visitatori dalle 9.30 alle 18.30, offrendo il meglio della produzione agroalimentare valdostana: Fontina DOP e tome profumate, salumi stagionati, mieli purissimi, marmellate e conserve artigianali, pani fragranti, vini e birre locali, senza dimenticare le erbe officinali e le produzioni ortofrutticole di montagna. A completare il percorso, degustazioni guidate, momenti di animazione e spettacoli che rendono il borgo una vera festa dei sensi.
Il Marché au Fort è più di una fiera: è un’occasione per incontrare i produttori, ascoltare le storie di chi coltiva e trasforma con passione, scoprire la biodiversità di una regione piccola ma straordinariamente ricca di specialità.
Sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025, la dolcezza sarà protagonista a Châtillon con la ventiduesima edizione della Sagra del Miele e dei suoi derivati. Un appuntamento che unisce festa popolare e alta qualità, coinvolgendo l’Amministrazione comunale, l’Associazione Consorzio Apistico della Valle d’Aosta e Assessorato Agricoltura e Risorse naturali.
La manifestazione offrirà un programma vario e coinvolgente: il sabato sera, alle 18, la tradizionale “piccola Veillà” animerà il paese, con piatti tipici rivisitati grazie alla creatività degli studenti dell’École Hôtelière di Châtillon. Domenica, invece, riflettori puntati sul trentunesimo Concorso dei Mieli della Valle d’Aosta, con le degustazioni guidate dei mieli premiati.
I 606 apicoltori valdostani che curano circa 8.747 alveari sono pronti a garantire anche quest’anno prodotti di altissima qualità, dimostrando ancora una volta come l’apicoltura sia non solo un’attività economica, ma anche un presidio ambientale che contribuisce alla biodiversità e al benessere collettivo. La sagra di Châtillon, con i suoi mercatini, gli incontri e le degustazioni, ha dato voce a questa passione e ha permesso ai visitatori di scoprire i mille volti di un alimento che racchiude l’essenza della montagna.
Il filo conduttore dell’autunno enogastronomico valdostano si concluderà, sabato 22 e domenica 23 novembre 2025, con Vins Extrêmes, il salone internazionale dei vini da viticoltura eroica ospitato al Forte di Bard.
Due giornate intense tra degustazioni, incontri, tavole rotonde e momenti di approfondimento che portano al centro dell’attenzione vini unici, nati in condizioni geografiche e climatiche estreme: vigne coltivate su terrazzamenti, pendii ripidissimi e altitudini elevate. Una viticoltura difficile, ma capace di produrre bottiglie di carattere, intimamente legate al territorio e alle sue tradizioni.
L’evento, organizzato dal Centro di ricerca, studi, salvaguardia, coordinamento e valorizzazione per la viticoltura montana (CERVIM), dall’Assessorato Agricoltura e risorse naturali, la Chambre valdôtaine e l’Associazione Forte di Bard, ospiterà anche la premiazione del Mondial des Vins Extrêmes, punto di riferimento internazionale per chi crede che il vino sia anche un racconto di paesaggio, identità e sostenibilità.
Dal borgo medievale di Bard alle piazze di Châtillon, fino alle sale maestose del Forte, l’autunno valdostano offre un itinerario unico nel suo genere, dove ogni evento diventa tassello di una narrazione più ampia: quella di una regione che ha fatto dell’agricoltura di montagna un tratto distintivo, unendo gusto, tradizione e innovazione.
Visitare la Valle d’Aosta in autunno significa immergersi in un racconto autentico, fatto di volti, sapori e paesaggi che restano impressi nella memoria.
Un invito, insomma, a lasciarsi guidare dai sensi e a scoprire che dietro ogni calice di vino, ogni fetta di fontina o ogni cucchiaio di miele c’è la forza discreta di una montagna che sa essere accogliente e generosa.