L’artista minimalista valdostano Rolando Deval presenta “Grounds”.
Strappi di carta gialla, fibre segnate dalla grafite, creazioni atemporali che raccontano di un mondo in assenza di elementi antropici; questi sono alcuni dei recenti lavori dell’artista Rolando Deval in mostra presso la sede espositiva dell’Hotel des Etats di Aosta. L’Assessorato Beni e attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali della Regione autonoma Valle d’Aosta ha recentemente inaugurato l’esposizione di arte contemporanea “Grounds”, curata da Angela Madesani e coordinata da Daria Jorioz, dedicata all’artista minimalista valdostano, che si è fatto conoscere e apprezzare al di là dei confini della nostra regione.
Questa mostra personale propone una selezione dei lavori dell’artista e si compone di eleganti creazioni di carta che rinviano alla natura e sintetizzano il linguaggio concettuale, nonché la trentennale ricerca creativa di Rolando Deval.
L’artista, nato ad Aosta nel 1951, ama sperimentale la materia ma soprattutto immergersi nella riflessione artistica e concettuale del movimento. Egli si concentra da decenni sulla sperimentazione del tratto e della linea: perennemente instabile e vacillante, mai riducibile ad une vero e proprio confine della realtà che dovrebbe delimitare, la line dei Rolando Deval è piuttosto uno strappo, un orlo sfrangiato.
L’artista stesso pone l’attenzione sull’opera centrale di questa esposizione, “una creazione in bronzo che rappresenta un mucchietto di rametti di legno, abbandonati” e solitari, espressione di un universo agreste, atemporale, quasi permanente. “Questo è il perno attorno al quale ruota il concetto di tempo, l’arte del “fare, disfare e rifare” afferma Rolando Deval.
Egli spiega: “Originariamente l’opera raffigurava due grandi rami in bronzo che appoggiavano su organi vitali in bronzo. La composizione bronzea presentata nel 1995 nella Chiesa di San Lorenzo era stata pensata per restare in equilibrio, ma siccome ciò non accadeva, si è dovuto ripensare la modalità di presentazione. L’ho considerato un lavoro fallito… Oggi, 30 anni dopo, ho ripreso, rielaborato e ridato vita a quest’opera”. Proprio quest’approccio esprime e concretizza il pensiero artistico del suo creatore: l’artista non inventa nulla, ma da’ semplicemente vita agli elementi del mondo, della natura. “Si tratta di ridare forma a qualcosa che esiste già, ma talvolta passa inosservata”, spiega Deval.
La dimensione concettuale, meditativa e metafisica delle opere di Rolando Deval rinvia a una ricerca espressiva che Angela Madesani definisce “fatta di piccoli mutamenti, frutto di lunghe e approfondite riflessioni, in controtendenza con un’epoca riassuntiva e semplificante”.
L’artista consegna all’osservatore mappe e carte geografiche interiori, frutto di personali esplorazioni fisiche e mentali e risultato di silenziose investigazioni. Le sue opere attivano emozioni, fanno riecheggiare una voce interiore che parla ad un mondo intimo ma in costante confronto e connessione con la terra.
Una mostra introspettiva, dalla forte valenza concettuale, che porrà l’osservatore di fronte a sé stesso e al tentativo di ricercare un senso, spesso arduo da rintracciare, come spesso accade con l’arte contemporanea.
Hôtel des États Piazza Chanoux, 8 – 11100 Aosta
Tel. +39 0165 300552
Periodo e orario di apertura.
Dal 15 novembre 2025 al 15 febbraio 2026, dal martedì alla domenica, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00.
L’esposizione è a ingresso gratuito.